Eccomi qui a parlare di manutenzione.
Volete affrontare la vita sempre giovani, belli e intelligenti ? La risposta potrebbe anche essere NO, ma con più probabilità sarà: SÌ, quantomeno mi piacerebbe!
Allora affinché il vostro aspetto continui ad impattare gradevolmente sulle altrui genti, occorre fare “buona manutenzione”: dell’estetica, del fisico e della mente. La regola vale uguale per il vostro bel pavimento in legno.
Cosa occorre sapere riguardo la manutenzione del parquet.
1. Innanzitutto che l’abrasivo responsabile del consumo della superficie è la polvere, che crescendo nella granulometria diventa sabbia e crescendo ancora si chiama fine ghiaino. È solamente perché esiste l’abrasivo sul pavimento che questi si usura:
- calpestio + polvere grossa = usura 10
- calpestio + polvere fine = usura 5
- calpestio senza polvere = usura 0
Togliamo la polvere con aspirapolvere, più bravi saremo e più a lungo resterà intatta la protezione originaria del vostro pavimento in legno sul piano funzionale ed estetico. Non è scontato ricordarlo. Vale per la finitura ad olio e per quella a vernice.
2. Passiamo allo straccio.
- Additivare all’acqua un “tappino” di nutrimento
– obbligatorio per la finitura olio e cera
– consigliato nella finitura a vernice - Durante l’operazione gestire due secchi, anziché uno (è l’uovo di colombo che fa la differenza):
– nel primo, acqua pulita + additivo, intingo lo straccio pulito,
– nel secondo strizzo lo straccio sporco o comunque imbibito di acqua.
Ricordatevi che uno straccio umido, ben stretto, sul vostro pavimento in legno, gli è gradito come una spugna bagnata per la vostra pelle riarsa dal sole di agosto.
3. Manutenzione straordinaria, seppur domestica, è richiesta solo alle finiture naturali olio/cera. Attenzione:
- Applicare idoneo prodotto fornito da Chelli “solo” nella zona visibilmente arida . Dove il pavimento non ve lo chiede (dove cioè lo vedete ancora bello) il poro è saturo, pertanto nulla verrebbe assorbito e “l’impataccamento” diviene una certezza.
- Macchie strane: consultare il medico (Alfredo…è il più bravo)
Insomma Alfredo ha 120 anni ed è ancora un uomo che dice la sua: non sarò più così levigato ma sono ancora un bell’uomo!!! Quindi conosco i segreti della buona manutenzione.
Non verrò a casa vostra a fare le pulizie ma risponderò ai vostri dubbi tutte le volte che mi chiamerete. Buon viaggio.
Alfredo